Michele Misseri è un orco. Ha ucciso la nipote e ha fatto sesso con il suo cadavere. O almeno, questo è quanto dice in una delle sue sei versioni.
La vicenda sul delitto Sarah Scazzi è stata un’occasione più ghiotta del terremoto a L’Aquila per i giornalisti, tant’è che ormai si sono trasferiti tutti ad Avetrana, ci sono servizi su Sarah Scazzi a tutte le ore, aggiornamento in tempo reale. Manca solo che i pm aprano un account su Facebook o Twitter per comunicare con i fan della scena del crimine.
Tutti avranno sicuramente visto la crisi isterica di Valentina Misseri che ha urlato ai giornalisti accaniti di fronte casa di smetterla, e poi ha aggiunto “Mia sorella l’avete rovinata voi”. Certo, un’affermazione pesante. Ma non è normale che i giornalisti continuino ad andare da persone sofferenti a chiedere come stanno. Dovrebbero rinchiuderli tutti, specialmente quando vanno da Concetta Serrano a chiederle cosa pensa di suo cognato e “Chi ha ucciso sua figlia secondo lei?” per poi lamentarsi della freddezza di quella donna. E dovrebbe essere censurata l’espressione “tristezza standard” di Barbara D’Urso, che ha difeso a spada tratta l’innocenza di quella che oggi è considerata un’assassina.
Il giornalismo è un mestiere vergognoso per chi non lo sa svolgere. E come ho già detto, in questo squallido Paese solo il 10% dei giornalisti è capace di compiere il proprio mestiere. Perché, parafrasando una celebre frase, si può essere professionisti, senza mai perdere la tenerezza.
Dov’è finita l’umanità? Ora lo scopro, datemi tempo.
[…] adesso non devo aspettare l’ora di pranzo per rigurgitare, se ne parla a tutte le ore. E se il caso Sarah Scazzi aveva appassionato l’Italia, che si è riscoperta come un Paese di criminologi, è ben più […]